La Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Gli Stati membri potranno concedere sostegni economici alle imprese, assicurare la liquidità per la continuità delle attività, compensare parzialmente i costi aggiuntivi sostenuti dalle aziende per il rincaro di gas ed elettricità. In particolare, i Paesi Membri potranno concedere:
Sovvenzioni dirette fino a 35mila alle imprese in crisi nei settori agricoltura, pesca e acquacoltura e fino a 400mila euro per ciascuna impresa a quelle colpite dalla crisi e attive in tutti i settori, senza necessità di collegamento all’aumento dei prezzi dell’energia;
Prestiti agevolati e garanzie statali sui prestiti bancari, per assicurare liquidità e credito alle imprese:
Aiuti per compensare il caro energia a tutte le imprese, in particolare a forte consumo di energia: il sostegno può essere concesso anche in forma di sovvenzioni dirette; l’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili fino a un massimo di 2 milioni; quando l’impresa subisce perdite di esercizio possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento dell’attività (a tal fine, gli Stati membri possono concedere aiuti fino a 25 milioni per utenti a forte consumo di energia e fino a 50 milioni per le imprese attive in settori come la produzione di alluminio e altri metalli, fibre di vetro, pasta di legno, fertilizzanti o idrogeno e molti prodotti chimici di base.